domenica 6 settembre 2009

nuova fan fiction. -" Ti odio Granger"-



-Draco-
25 dicembre, quarto anno ad Hogwarts.
Stasera si tiene il Ballo del Ceppo.
Silente pensa di farci fraternizzare con le altre scuole di magia. Che idiota!
Ha in mente qualcosa…devo far sapere a mio padre le sue intenzioni,
al più presto manderò un gufo a villa Malfoy. Sarà orgoglioso di me.
Ora devo organizzarmi per la serata.
Mia madre ha mandato un elfo domestico con un pacco. Dentro ho trovato
un abito da cerimonia di velluto nero con il collo alto e una camicia in seta
color ghiaccio. Un messaggio: “divertiti figlio mio, la tua mamma pensa
sempre a te”. Grazie madre, sapete sempre cosa mi occorre e avete gusto
nello scegliere i vestiti come si addice ad una maga di classe come voi siete.
Ho invitato Pansy per stasera. E’ un ottima dama per il ballo. Mi muore
dietro dal terzo anno; quando l’ho invitata ha accettato di buon grado,
eccitata dall’ idea di proseguire la serata soddisfando le mie e anche le sue
voglie. I baci, le carezze sono diventati futili passatempi. Vuole approfondire
le mie attenzioni. Voglio dargli ciò che desidera. La serata si prospetta
con un finale nel migliore dei modi dopotutto!
Mi viene da ridere se ripenso alla Granger. Due giorni fa, dopo il mio
incantesimo i suoi denti sono diventati enormi. le sta bene. Quella mezza
babbana deve imparare a stare al suo posto. Odio come si atteggia insieme
a San Potter e Lenticchia. Quella so-tutto-io si merita il mio disprezzo.
Solo al pensiero mi ribolle il sangue.
Me la immagino, ora, chiusa nel dormitorio a piangere perché nessuno
l’ha invitata. Chi ha il coraggio di chiedere alla Mezzosangue zannuta
di accompagnarlo al ballo?
Con questa idea in testa lascio la mia Sala Comune insieme alla mia dama,
che per l’occasione sceglie un abito rosa sontuoso. Blaise fa coppia
con Daphne, Tiger e Goyle fanno coppia tra di loro, non avendo trovato
delle ragazze.
Ci incamminiamo lungo i sotterranei per arrivare alla Scalinata Principale.
La festa si tiene nella Sala Grande.
La Sala d’Ingresso é piena di studenti, vestiti di tutto punto
per l’occasione. Aspettiamo che le porte si aprano. Intravedo Theodor
con una ragazza di Tassorosso. Ecco Weasley… ma che cosa si è messo
addosso? Sembra più idiota del solito, cosa altamente impossibile.
Con l’incantesimo Sonorus arriva l’annuncio di Silente che si propaga
nell’ambiente:
- Entrano i Campioni della Coppa Tre Maghi!-.
La folla si divide. Io non mi muovo. Un Malfoy non segue il branco
ma è il contrario.
In testa al gruppo fa la sua comparsa Victor Krum, con una ragazza vestita
di azzurro. Non mi sembra di conoscerla. Sicuramente é una studentessa
della Scuola Beauxbatons. La seconda coppia che sfila é Fleur Delacour
con Roger Davies. Guarda come si atteggia accanto a lei. La terza coppia
é formata da Cedric Diggory e Cho Chang. Tassorosso e Corvonero, le Case
più sottosviluppate della scuola si sono uniti.
Arriva Potty Potter. E’ riuscito a trovare una dama. Che strano. Sono
impressionato! E’ una delle sorelle Patil. Ma come cammina? Sembra
sotto un incantesimo di Immobilus nel tentativo di scioglierlo. Una scopa
è più sciolta di quell’imbecille sottosviluppato.
Entro con gli altri nella Sala Grande. Silente ha fatto le cose per bene.
Gli addobbi ricoprono le pareti; vischio nei posti giusti, il colore ghiaccio
e argento fa da padrone. Al posto dei tavoli lunghi delle Case,
sono apparsi per l’occasione dei tavolini tondi che possono prendere
posto dodici persone ciascuno.
Sento Pansy al mio fianco, diventa rigida come Potterino in precedenza.
La guardo e vedo che fissa con gli occhi sbarrati in direzione di Krum
e della sua compagna. E’ un attimo. Il sangue affluisce all’improvviso
giù per le gambe. Poi la sensazione di una doccia ghiacciata mi scende
sul capo. La dama misteriosa sembra la… Granger?! Ma non assomiglia a lei.
Che fine ha fatto quel cespuglio al posto dei capelli? Sono lisci e lucenti, legati
dietro la testa in un acconciatura elegante. L’abito é blu pervinca, gli lascia
scoperta la schiena, il decolté mette in risalto il suo seno… Deglutisco.
Si muove in modo diverso. Sinuosa con un portamento regale. Sorride anche!
I suoi denti. Che fine hanno fatto quei denti da castoro? Sono rimpiccioliti
e dritti. Si sposano bene su quel viso a forma di cuore, ora imporporato
dall’imbarazzo.
Sono come incantato. Non riesco a trovare un insulto da rivolgerle. La seguo
con lo sguardo. Si siedono nel tavolo dei Campioni.
Ci accomodiamo nel tavolino di fronte a loro. Parkinson sta alla mia destra,
Zabini alla mia sinistra.
- Avete visto la Granger?-, dice Blaise – Deve aver fatto un incantesimo

su se stessa per risultare così appetibile. Non è niente male

la Mezzosangue!

- Come ha fatto Victor ha invitare quell’insulsa Sanguesporco?-,

aggiunge Pansy- Lo credevo di gusti migliori, ma mi sbagliavo!
Io non proferisco parola. La osservo in silenzio. Ha una fitta conversazione
con Krum. Allora sa parlare. Sembra non accorgersi di quello che le succede
attorno. A malapena mangia. Chissà di che parlano, entrambi sorridono…
Ma non capisco il mio interessamento. Cosa mi succede? E’ la Sanguesporco,
per Merlino! La petulante amichetta di Pottino e Lenticchia.
Allora perché non riesco a toglierle gli occhi di dosso?
Tutti i commensali finiscono di mangiare. Silente si alza e tutti lo imitano.
I tavoli schizzano contro i muri, lasciando il pavimento sgombro. Iniziano
le danze.
Le Sorelle Stravagarie, invitate per l’occasione, salgono sul palco fatto
apparire poco prima, con i loro strumenti. I Campioni aprono le danze.
La Granger volteggia tra le braccia di Krum, leggera ed aggraziata come mai
prima d’ora. Pansy mi distoglie dai miei pensieri e iniziamo a ballare.
Ora la musica si fa scatenata e nella sala l’ambiente è caldo e umido.
Sto avvampando. Sbottono il primi due bottoni dalle asole del colletto,
Pansy si struscia sul mio petto con movimenti sensuali. Mi da fastidio.
Ho la testa altrove per interessarmi alla ragazza tra le mie braccia.
Mi incammino verso il tavolo delle bevande e dolciumi. Api frizzole,
zuccotti di zucca, calderotti. Tiger e Goyle sono già all’opera nel ripulire
i vassoi. La burrobirra, l’ acquaviola e il punch non sono di mio gusto
questa sera. Prendo la bacchetta e con un incantesimo di appello afferro
una bottiglia di Whisky incendiario dal tavolo dei professori. Perfetto.
Proprio quello che ci vuole. Ripongo la bacchetta all’interno della giacca
e mi trascino verso il camino, bevo dalla bottiglia che ho trasfigurato
in burrobirra. Il mio interesse si posa su Potter e Weasley, sono seduti
in un angolo con rispettive dame. Eccola lì.
Agitata, presa sicuramente da un accesa discussione con Lenticchia.
- No, non è vero!, urla Weasley. – Lo scopo è vincere!
Altri ragazzi cominciano a guardarli. La Granger balza in piedi e corre
via sulla pista da ballo, scompare tra la folla.
Come in preda ad una necessità, lascio il mio gruppo. Mi incammino verso
la direzione che ha preso, prima di scomparire dalla mia visuale.
Cosa è questa sensazione che sento dentro? Non riesco a capire cosa
mi sta accadendo. La chiave di tutto è la Granger. Di questo ne sono sicuro.
Esco dalla sala, apro la porta di quercia. La richiudo alle mie spalle,
ritrovandomi nella Sala d’Ingresso. La musica e le voci sono cessate.
Di certo grazie al potere del Preside che ha insonorizzato la sala.
Nel Cortile d’Ingresso trovo delle coppie appartate, ma della Granger
neanche l’ombra. Un rumore di scarpe con il tacco, il passo è veloce.
Viene dalla Scalinata di Marmo. Decido di seguire quel suono,
sò che è la Mezzosangue e non posso fare a meno di seguirla.
Eccola. In cima alle scale del terzo piano, si appresta ad entrare nel’aula
di Babbanologia. Non sono mai entrato in quella classe. Chi mai vorrebbe
conoscere la cultura babbana!
Gazza deve essere in giro da queste parti. Mrs Purr e per le scale.
Devo fare in fretta o passerò dei guai.
Apro la porta senza alcun rumore. Prendo la bacchetta :
- Colloportus.- non voglio che qualcuno mi veda.
Piangi calde lacrime, disperata e umiliata
da chi credevi tuo amico. Rimango nell’ombra per un po’, studio
la situazione, spio la tua anima. Perché sono qui? Perché ti ho seguita?
Domande a cui non riesco a trovare risposta. Poi la mia voce senza
preannunciare, rompe il silenzio:
- Hei Mezzosangue! Lenticchia ti ha fatto il terzo grado?-.
Credi di essere sola, sobbalzi facendo cadere strani oggetti dal tavolo dove
sei appoggiata. Non riesci a parlare. Ancora non sai chi c’è con te. Mi guardi
come se cerchi di mettere a fuoco, dietro un velo di lacrime. Esco alla luce,
mi avvicino di qualche passo verso di te. Sgrani gli occhi nel vedermi,
ma subito ti ricomponi, asciugando le lacrime che copiosamente escono
senza pudore.
- Il tuo amichetto sembrava geloso- , continuo- Te la fai con Victor Krum adesso?-.
I tuoi occhi si accendono di rabbia, istintivamente prendi la bacchetta
e me la punti. Ma sono più veloce di te:
- Expelliarmus! -. Ti disarmo facendo volare via la bacchetta.

- Che cosa ci fai qui Malfoy? E come osi dire certe meschinità?-.


- Oh, ooooh! Ho toccato un punto dolente Granger?-.

- Ti avverto Malfoy, non continuare…-.


- NON CONTINUARE COSA GRANGER?-, la interrompo urlandogli contro.

- …Stasera non sono in vena di sentire la tue idiozie!-.

Retrai al tono della mia voce.
- Perciò sei pregato di andartene e lasciarmi sola! –
Faccio un altro passo verso di te.
- Sai, mi hai stupito stasera!-.
Mi guardi con un espressione interrogativa.
- Si, la tua trasformazione! Sei uscita da un bozzolo? Da vermicolo

che eri sei diventata… decente, diciamo.
Non credo a quello che dico! Sto consolando la Mezzosangue.
- Hai bevuto Malfoy?-, mi dici sarcastica aggrottando le sopraciglia.

- Forse! La burrobirra non era abbastanza e ho preso di nascosto

del whisky incendiario!-. Mi sembra una scusa plausibile per quello

che sto farneticando.

- Comunque Lenticchia è un in demerito imbecille e non vale

le tue lacrime!.

- Tu, come fai a sapere che piango per Ron? Magari è un momento

di sconforto!-, ti volti dandomi la schiena.

- Impossibile! Ti osservo spesso Granger. Tranquilla non sono

un maniaco. E tu, affronti i problemi, senza mai tirarti indietro! Sei

solo schiava dei sentimenti. Soffri per gli affetti!-. Sono impazzito!!!
Le parole di conforto escono dalla mia bocca come una valanga.
Non per prenderti in giro, ma per tirarti su il morale.
Mi faccio più ardito, avvicinandomi ancora verso di te, mi posiziono di fronte.
Ti giri verso di me, guardandomi negli occhi. Non ti ho mai vista così
da vicino. La pelle è arrossata dal pianto. Qualche perla di lacrima solitaria
si trova sulle gote. Alzo la mano destra e con un dito raccolgo una lacrima
per poi portarmela alla bocca.
Ti ritrai dal mio gesto, sbattendo sulla tavola della classe:
- Malfoy! Ma sei impazzito oppure sei sotto una maledizione Imperio?-
Impazzito? Si, deve essere così. Non c’è modo di spiegare quello che mi
sta accadendo. Qualcuno deve avermi lanciato qualche maledizione,
non può essere altrimenti.
Sento ancora sulla lingua il sapore salino della lacrima. Stai andando via.
Ti afferro la mano.
- Non andare Granger!-.

- Lasciami andare Mafoy!-.


- Solo se mi prometti di restare!-, scruti il mio volto. Cerchi di capire

se sto facendo sul serio.

- Va bene!-, acconsenti- Ma ora, lasciami!-.
Ti faccio accomodare sulla scrivania, accanto a me. Rabbrividisci. L’aula
è fredda e tu hai solo un leggero abito…tremendamente eccitante nella
sua semplicità. Da vero gentiluomo mi tolgo la giacca e l’appoggio sulle
tue spalle. Rimanendo solo con la camicia; anche io sento freddo ma
non importa. Magari mi servirà per rinsavire!
Nei tuoi occhi scruto un misto di dubbio e meraviglia.
- Che c’è?-.

- Da quando sei così gentile?-.


- Anche le Mezzosangue hanno freddo e non sia mai che un Malfoy

non abbia il dono di scaldare una donna!-.

- Non avrei mai immaginato che proprio tu ti fossi accorto di cose

che nemmeno i miei compagni sono capaci di vedere!-.

- Chi, San Potter e compagno? Loro non vedono più in là del loro naso!

Mi sono accorto del cambiamento perché ti odio Granger!-, dico

con un ghigno scoprendo i denti.
Ridi. Capisci la battuta e non cerchi in alcun modo di difendere la loro
integrità.
- Sai, mi piace questo tuo lato Malfoy! Perché non l’hai tirato fuori

prima?-.

- Stai attenta Granger. Magari è solo una dose massiccia di alcool

che mi fa parlare così. O magari sei tu che non mi hai mai notato!-.

- Si. -, dici.- convengo che tu abbia ragione su entrambe la risposte! Ma

sei più… accettabile in questo modo. Sono senza parole!-.

- Neanche un incantesimo Silencio potrebbe farti stare zitta, Granger!
Sorridi, come non ti avevo mai vista. Mi attrai, sento l’autocontrollo venire
meno. Siamo così vicini che sento il tuo tepore, il calore del tuo corpo.
Avvicino il mio viso verso di te. Trattieni il respiro per la sorpresa di vedermi
a pochi centimetri da te, ma non retrai. I tuoi occhi color cioccolato
mi imprigionano. Rinizi a respirare, solleticandomi il viso. Siamo così vicini
che basterebbe pochissimo per toccarci.
Sono io a fare la prima mossa, accorcio le distanze. Un casto bacio a fior
di labbra. Mi guardi con stupore e socchiudi la bocca per l’incredulità.
- Che stai facendo?, mi chiedi. Ma non vai via.
Continuo nel mio intento. Questa volta è un bacio più intenso. Che bella
sensazione. Le labbra sono morbide e sanno di fragola.
Sento la Granger irrigidirsi, mi fermo per studiare la tua espressione.
- Ti ha dato fastidio il mio bacio?-, dico. Ci pensi un attimo.

- Veramente, non immaginavo questo da parte tua…


- Siamo in due Granger!-, controbatto.

- Questo è stato …il mio primo bacio-, dici a mezza voce, abbassando

gli occhi, mentre le guance iniziano a colorarsi di nuovo.

- Allora sei fortunata che sono stato io il primo!-, sorrido.
Socchiudi gli occhi e chiudi il contatto visivo con me per l’imbarazzo.
- Posso insegnarti come si bacia Mezzosangue!-, dico sardonico.
Risollevi gli occhi e mi fulmini con lo sguardo.
- Mi stai sfidando Malfoy?-. ecco il tuo orgoglio.

- Se anche fosse? Accetteresti?


- Certo! Non mi tiro indietro davanti ad una sfida!-.

- Attenta Granger-, rispondo avvicinandomi di nuovo verso le tue dolci

labbra.

- Potresti restare bruciata!-, e anch’io… posso esserlo.
Questa nuova comprensione si sta facendo spazio nel mio animo e non posso
fare nulla per impedire di cadere in quel baratro. Andando contro i miei
principi radicati fin dalla mia nascita di mago Purosangue.
- Se mi brucio non è affar tuo Malfoy!-, rispondi sprezzante.
Ora sei tu che mi baci, leggera e impacciata, come una vergine degna
di questo nome. Affondi le dita nei miei capelli, attirandomi a te.
Istintivamente la mia mano si insinua tra i tuoi, straordinariamente
lisci. Ti attiro di più verso di me per approfondire il bacio, giocando
con la lingua, assaporando il tuo gusto così appetitoso.
Per la barba di Merlino! Stava imparando in fretta questa piccola
Mezzosangue. Le lingue si incontrano, danzando nella vischiosità delle nostre
bocche. E’ come se non facciamo altro da sempre. Ti adegui perfettamente
al mio ritmo, seguendo il movimento che ti impartisco. Accarezzo
con la punta della lingua le labbra, rosse e gonfie dai baci infuocati
che ci scambiamo. Ansimo ad un isono con te, cercando di prendere ossigeno.
In tutta risposta mi mordicchi il labbro inferiore con sensualità. Scendo
ad assaporare il tuo collo. Disegno una scia con la lingua, giù e su, fino
al mento, per poi riprendere a baciarti.
Mi sto eccitando. Che mi stai facendo? Sono solo baci. Possibile che semplici
effusioni scatenano tale effetto dentro di me?
- Chi sei mia piccola Mezzosangue? Che ne hai fatto di Hermione

Granger?-.

- E qui davanti a te Malfoy…-, dici con fervore, per poi rispondermi

dubbiosa è affannata.- Sto sbagliando qualcosa?-.

- No, anzi. Sono impressionato da come impari in fretta la lezione! Sei

o non sei la prima della classe?-, rispondo sarcastico.
Non posso far vedere le mie emozioni, di come mi appaghi solo
con dei baci. Perciò sposto la mia attenzione su i tuoi capelli, nella
speranza di riprendere il controllo e di calmare il mio spirito inquieto
dall’eccitazione.

Continua…

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